giovedì 29 settembre 2011

Le déjeuner en fourrure. La colazione in pelliccia di Méret Oppenheim.


In merito a “La Colazione in pelliccia” le cronache riportano un folcloristico aneddoto riferito alla sua genesi. Sembra che Picasso in persona, seduto in un café parigino in compagnia di Méret Oppenheim, avesse provocato la bella ed affascinante artista: guardando un suo bracciale ricoperto di pelo, realizzato per la collezione di uno stilista, le chiese se pensava di poter rivestire tutto con la pelliccia. Méret, che stava sorseggiando da una tazza di tè, rispose di si e ricoprì la tazza, il piattino e il cucchiaino.

Le déjeuner en fourrure - Méret Oppenheim - 1936.


Realizzato nel 1936, “Le déjeuner en fourrure” non è altro che un servizio da colazione rivestito di vera pelliccia di gazzella cinese.

lunedì 26 settembre 2011

Damien Hirst, gli animali imbalsamati e For the love of God.


Anche se l’inglese e distinto Damien Hirst non ha bisogno di retoriche presentazioni, sarebbe superfluo tralasciare la descrizione di una sua sorprendente serie di opere degli anni ’90, molto contestata per lo scabroso utilizzo praticato nei confronti degli animali.
Familiari corpi di comunissimi animali, acquistati morti ed imbalsamati allo scopo di ottenere macabre dissezioni anatomiche rapprese nella formaldeide. Visioni estreme per stomaci forti, ancor più fastidiose perché realizzate con il pretesto di fare di esse opere artistiche, sculture morte destinate ad essere esposte, contemplate nella loro inverosimile concretezza.

FOR THE LOVE OF GOD.


Un’altra sua più recente e celebre opera, "For the love of God" (2007), dal 26 novembre 2010 al 1 maggio 2011 è stata esposta in pompa magna in Palazzo Vecchio a Firenze, nello storico camerino del Duca Cosimo I de’ Medici.

mercoledì 21 settembre 2011

Il Fucile fotografico di Etienne J. Marey.


Fucile fotografico

A partire dal 1882 il fisiologo francese Etienne J. Marey elaborava un “Fucile fotografico” destinato ad arricchire e perfezionare la tecnica della cronofotografia.

Alcuni anni prima, nel 1878, il fotografo Eadward Muybridge aveva pubblicato i risultati delle sue cronofotografie o sovraimpressioni temporizzate, presentando sequenze di immagini ottenute con l’impiego di cinquanta fotocamere sincronizzate, che permettevano di individuare le fasi dell’azione e la successione del movimento dei soggetti.

venerdì 16 settembre 2011

La Pillola dello scultore Leonardo Bossio al Pistoia Underground Festival.

In occasione del PUF (Pistoia Underground Festival) una nuova scultura si accompagna alla “Luna nel pozzo” di Gianni Ruffi in piazza Giovanni XXIII a Pistoia, al ragguardevole cospetto del fregio robbiano sul loggiato dell’Ospedale del Ceppo. Si tratta de “La pillola”, fuoriuscita da un’idea dello scultore pratese Leonardo Bossio alla ricerca di uno stimolo contro le difficoltà e le paure del nostro tempo malato.
 
"La Pillola" - Leonardo Bossio.

Ideata inizialmente per la città di Prato, il suo messaggio di speranza si presta facilmente ad esprimersi su scala universale, per ogni città del mondo odierno declassato dalla crisi.

lunedì 12 settembre 2011

Alla 6° edizione della Biciclettata della salute.


Ogni anno durante una domenica del mese di Settembre vanno in bicicletta per le strade di Pistoia, muniti di pettorale e maschere pittoresche.
Sono i partecipanti della Biciclettata della salute che quest’anno, giunta alla 6° edizione, si è svolta nella mattinata di domenica 11 settembre.


L’incasso delle biciclettate, organizzate da Quelli del Cofax, viene interamente devoluto in beneficenza.

Il perno della competizione, aperta a tutti, non risiede nell’agonismo fisico ma nella fantasia delle maschere proposte, ovvero nell’originalità del travestimento associato alla meccanica del pedale, in un crescendo di coreografici marchingegni dal sapore carnevalesco.

giovedì 8 settembre 2011

Scott Gundersen e l'arte dei tappi di sughero.


Grace - 66 x 96 - 9.217 wine corks - 2010.



Scott Gundersen non è il titolare di un’azienda vinicola ma oltre ad essere un bravo designer di Chicago, è sicuramente un audace collezionista dei tappi delle bottiglie di vino, ormai vuote, ed ha escogitato un particolare metodo per riciclarli.

Dopo un paziente lavoro di raccolta e selezione egli riutilizza migliaia di tappi di sughero per creare dei realistici ritratti presi dal vero.


martedì 6 settembre 2011

Mark Kostabi. The progress of beauty.


Mark Kostaby - "The progress of beauty".
The “Progress of beauty” è un quadro del 2006 dell’eclettico Mark Kostabi, che rilegge in chiave contemporanea la “Donna con brocca d’acqua” dipinta nel 1664 dal pittore olandese Jan Vermeer, conservata al Metropolitan Museum of Art di New York.
Non è difficile rintracciare, nei quadri di Kostabi, eloquenti omaggi o citazioni dai maestri indiscussi della Storia dell’arte.

Il valore di Vermeer nel percorso dell’arte è alto. Le notizie biografiche, come la quantità delle opere oggi conosciute, sono laconiche, tuttavia è considerato un maestro nel genere delle atmosfere d’interni olandesi, un tema tra i più affascinanti nella pittura europea del Seicento, che egli sa rendere con personale originalità per le pose assorte, meditative e silenziose dei personaggi ritratti.

Vermeer ponderava con estrema attenzione la composizione del quadro per ottenere, seguendo la naturale disposizione delle cose, combinazioni di grande equilibrio. Non ultima, la luce, principio essenziale, ha sempre una provenienza dichiarata ed una propria consistenza, è sostanza che investe gli oggetti rendendoli veri.


domenica 4 settembre 2011

Nick Georgiou trasforma vecchi giornali in grottesche sculture.


Nelle strade cittadine di Tucson, in Arizona, e non di rado in quelle di New York, i passanti non si imbattono nell’improbabile progenie dell’indimenticabile Swamp Thing, piuttosto nelle sculture di Nick Georgiou, interamente realizzate con giornali riciclati dalle raccolte differenziate.




Una volta assemblati in studio, Georgiou restituisce i vecchi giornali alla strada schierando le sue grottesche sculture d’Arte povera nelle vie cittadine, paragonate per la loro dirompente forza espressiva persino al celebre Urlo di Edvard Munch.