Svoltosi
a Pistoia prevalentemente nel mese di Settembre, il PUF è stato per la città un
momento di vivace ispirazione culturale con una poliedrica programmazione
aperta ad ogni forma d’arte contemporanea, dalla musica, alla letteratura, fino
alla scultura ed alla pittura.
Richiamo con piacere alla mente “La pillola” di Bossio, fosforescente scultura installata in piazza
Giovanni XXIII, sottostante il fregio robbiano dell’ospedale del Ceppo, non
solo perché mi è piaciuta ma per la polemica, che subito ha fatto riemergere,
sull’accostamento tra antico e contemporaneo. Ma più che una vera polemica, più
che uno stimolo costruttivo portatore di confronti, è sembrata una
provocazione, lanciata per distinguersi sull’onda degli eventi, per farsi
vedere più da vicino, dato il carattere temporaneo di permanenza dell’opera di
Bossio nell’antica piazzetta.
"La pillola" - Leonardo Bossio. |
Riassumendo,
per onor di cronaca, fu il presidente dell’Associazione della Robbia ad
impancare una protesta contro la scelta di piazzare “La pillola” nei pressi del
fregio robbiano, attirandosi addosso i riflettori per qualche tempo, facendo però
sapere che a Pistoia c’è chi studia e ricerca tenacemente il metodo antico
Della Robbia e produce con passione opere d’arte che vanno a decorare il mondo.
Per questo è stato bene guardare di buon occhio tale azione di protesta, pure
ammirando “La pillola” così come e dove è stata posta.
Ricordo
la personale organizzata dal PUF per Clet Abraham, l’artista bretone dei
cartelli stradali modificati, che a Pistoia fu tacciato apertamente come
imbrattatore e multato con una sanzione da capogiro. L’esposizione delle sue modifiche
ai cartelli in una sede patrocinata dal Comune ha reso merito al suo valore
artistico, suscitando grande stupore persino nello stesso Abraham.
Nelle
sale affrescate del Comune ha trovato spazio un’altra interessante collettiva
di artisti contemporanei, portatrice di attualità almeno negli standard
strettamente cittadini. Sono state esposte fino al 30 Settembre le opere di
Karlos Marra, Sara Berti, Luca Prete, Nicola Pozzi e Jonhatan Calugi.
Una
rassegna di opere caratterizzate dalla tecnica mista, di ampio respiro
contemporaneo, con diverse incursioni grafiche e d’astrazione espressionista, con la
drammatica presenza delle tele squarciate e ustionate di Karlos Marra.
Nessun commento:
Posta un commento